Oggi il varo della pagina Bandcamp di New Ethic Society con il lavoro “Portrait of Mingus as a Man” in trio con Mario Cianca e Cristian Lombardi.
Marco Colonna : clarinetto, clarinetto basso, sax sopranino Mario Cianca : contrabbasso
Cristian Lombardi : metalli, rullante, oggetti
La figura di Mingus è un’ombra che delinea figure a volte inquietanti, sempre fertili di relazioni e stimolanti immagini in cui il doppio è fondante, quasi strutturale.
A cento anni dalla nascita mi sembrava giusto continuare ad interrogarmi su figure cardine del mio amore verso il Jazz. Chiudendo una sorta di trilogia basata su alcuni repertori monografici (Dolphy del duo con Alexander Hawkins e il Coltrane del solo Offering) i brani che ho scelto sono distanti da una narrazione stereotipata del grande contrabbassista afroamericano. Proprio sull’inquietudine psicologica, e sulla relazione con aree musicali più “classiche” che ho voluto tessere le trame di relazione fra musicisti, mantenendo però un tipo di organizzazione squisitamente improvvisativa. Poche e vaghe indicazioni su dove andare, e poi guidare la musica fra silenzi, divagazioni tonali, centralità tematiche senza altro obiettivo di un racconto che fosse il più intimo e riflessivo possibile.
Ne risulta una musica che rappresenta completamente una visione comunitaria, paritaria e non gerarchica, ma anche e soprattutto una metodologia di lavoro che mi appare sempre più necessaria. La completa indipendenza nella produzione, che era una necessità primaria anche di Charles Mingus, la cura della musica e del suo essere figlia del momento, senza sovrastrutture di nessun tipo, mantenendo una relazione con il materiale audio quasi deferente e non piegandolo a logiche che non mi rappresentano e che non rappresentano la necessità di narrazione primaria in questo lavoro.
E’ un onore quindi aprire la storia documentale della New Ethic Society con questo lavoro. Questo contenitore che è piattaforma, gruppo di lavoro, comunità si è dato l’obiettivo di guardare al futuro in maniera creativa, necessaria e libera. E poterne celebrare il varo,
attraverso un omaggio a Mingus, è un privilegio, ma anche un onere che assumo come impegno profondo a costruire, immaginare e tessere relazioni.
Qualche parola sui musicisti che mi accompagnano in questo lavoro. Mario Cianca è un giovane contrabbassista della mia città con cui nell’ultimo anno ho riscoperto molto più di quanto potessi immaginare. Scopro attraverso di lui il tempo che è passato a cercare di costruire una poetica, attraverso lo scambio con questo splendido musicista scopro l’esperienza accumulata. Ma anche la volontà di crescere, capire, interrogarsi. Il suo suono nell’ultimo anno si è fatto presente, coraggioso. Questo suo mettersi sempre all’angolo mi insegna ogni volta quanto lavoro si possa fare insieme, quanto dobbiamo sempre agli altri e quanta responsabilità alberghi nella nostra azione artistica.
Cristian Lombardi è un fratello con cui poter viaggiare ore per portare sacchi a pelo ai senza tetto, ascoltando musica, parlando e condividendo il senso stesso di una vita che è per definizione “azione per gli altri”. Il suo percorso mi emoziona, e ascoltarlo galleggiare su queste registrazioni mi obbliga a riconoscere quanto l’uomo possa cambiare, agire e lavorare su se stesso, quanto la musica di questo musicista dell’ Agro Pontino sia per me necessaria proprio per la sua radice così profondamente umana.
E proprio all’umanità di Mingus, così turbolenta, fragile, a volte violenta che questo lavoro è dedicato.