Lettere surreali

Scrivo qui sottolineando la pubblicazione di una recensione, a firma Igor Ebuli Poletti, di Offering.

La scrittura di Igor è un toccasana per questo periodo in cui la maggior parte delle recensioni appare come una lunga (o corta) serie di ovvietà senza profilo critico, senza gusto nello scrivere, e senza nessuno stimolo di relazione fra concetti ed espressioni complesse.

Esperto di una comunicazione che spesso rasenta il surreale (se questa categoria possa in qualche modo affrancarsi da un senso semantico comune per concentrarsi sulle sue origini artistiche, non mi è dato saperlo, lo spero ed è sicuramente questo il caso), le parole del recensore sono capaci di trasportare piani di narrazione, e la lettura di un lavoro che incentra la sua ragione di essere proprio su questo come Offering, appare a me che Offering l’ho suonato, semplicemente perfetto.

E non ne faccio un discorso legato ad una recensione positiva o negativa, non è il taglio che si addice a Igor, ma ad una recensione che è una narrazione di per sé. Emotiva, spiazzante, altamente godibile, stimolante. Cosa di cui lo ringrazio e che per questo sento di condividere.

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