NES@Ibidem #2

Eccomi appena arrivato nella camera di albergo che mi ospita a Siena per il periodo delle mie lezioni presso Siena Jazz…Partito subito dopo il secondo incontro presso Ibidem Aps, organizzato con New Ethic Society e coordinato da Renato Ferreira. Renato è un multi strumentista (sax e contrabbasso) che si è trasferito a Roma recentemente, dopo anni vissuti in Olanda e con una nascita da brasiliano di origine pugliese. Musicista curioso e sensibile ha deciso di invitare il nostro Cristian Lombardi e Fabrizio Spera per realizzare un set con due batterie e sassofono. Dalla posizione di spettatore ho goduto a pieno la forza della musica che ha riservato non pochi spunti di riflessione, al netto di una “bellezza” evidente, una concentrazione palpabile ed un grande rispetto delle umanità coinvolte. I due batteristi si incontravano per la prima volta ed è stato apprezzabile quanto entrambi fossero rivolti alla musica e non abbiano mai saturato lo spazio sonoro, privilegiando un senso contrappuntistico e di profonda complementarietà. Più votato al ritmo e ad un suono caldo e terroso Fabrizio, più aereo, tagliente e timbrico Cristian. Con grande senso compositivo i due hanno dimostrato quanto due batterie siano un orchestra di suoni, respiri e pulsazioni, capaci di tenere la tensione senza aggredire l’ascolto, riuscendo ad essere sempre “necessari”. Renato Ferreira è sassofonista completo, dal suono grande e sfaccettato, con un pieno controllo delle tecniche estese e con numerose soluzioni sorprendenti sempre votate alla costruzione di percorsi narrativi complessi e variegati. Ogni scelta trovava un suo spazio di coerenza, e riusciva a definire gli equilibri del trio in maniera decisa e convincente. Sono convinto che sarà una voce importante per questo corso della musica improvvisata nella capitale e spero italiana. Abbiamo acquistato un grande musicista, ed una persona speciale.

Il pubblico è stato caloroso e molto attento, un solo suono di cellulare rapidamente messo a tacere ed una sedia a cui avrebbe giovato essere alzata piuttosto che “tirata”, ma in definitiva uno spazio di ascolto veramente profondo e attento. E questo mi fa molto piacere, convincendomi sempre di più dell’esigenza di rendere comunitaria un’esperienza di composizione estemporanea come quella di stasera.

In più cresce la nostra Giulia Cianca, che si carica della responsabilità di essere portavoce di New Ethic Society e prendersi il posto di “presentatrice” delle serate.

Siamo solo al secondo passo di questi due mesi, e sono felice dell’idea di costruire qualcosa. Costruire un luogo in cui mettere in atto il pensiero di agire, di vivere questo tempo nel profondo, resistendo alla tentazione di privarci dell’umanità profonda dell’incontro. E questo incontro stasera è stato profondamente umano e pieno di emozioni, per le quali rendo grazie.

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